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Reginato Fratelli alla terza generazione: una vera eccezione!

17 aprile

Da inventori di uno smacchiatore ai negozi Arcobaleno, un'azienda avveduta che ha saputo crescere in anni dove la grande distribuzione fa la parte del leone.

Reginato Fratelli Azienda

L'azienda nasce nella metà degli anni '50 a Villanova d'Istrana, in casa di Pietro Reginato, inventore con il farmacista Rebeschini di un prodotto avvenieristico, chiamato Lavasecco, uno smacchiatore tutt'ora venduto. Con i figli Piergiorgio, Mario, Giovanni e - in un secondo momento – Paolo, comincia la commercializzazione di altre tipologie di prodotto che si presentavano nella piazza negli anni '60, come per esempio i primi detersivi per il bucato (Saponina) e molti altri per la pulizia della casa e per la cura della persona.
Dopo la prematura scomparsa del fratello maggiore Piergiorgio, nel 1965 viene creata la Fratelli Reginato Snc e costruito un primo pezzo di capannone ad Istrana. Negli anni '70 nascevano negozi e supermercati e per servirli fu necessario ampliare la struttura logistica, il numero degli addetti alle vendite e del personale d'ufficio.
Passati definitivamente alla commercializzazione di referenze di vario tipo, come i prodotti per l'igiene personale, casalinghi, profumi, cosmetici ed articoli da regalo, nel 1980 i tre fratelli Reginato aprono il primo negozio “no food” a Paese, ottenendo un successo straordinario, che dà lo stimolo a realizzare una piccola catena di negozi chiamati “Arcobaleno”.

“Il nostro principale canale resta comunque la vendita all'ingrosso – racconta Paolo Reginato – tanto che siamo passati dai 4 venditori iniziali agli attuali 15, operanti in tutto il Nordest. Da oltre 25 anni siamo inoltre legati ad un gruppo d'acquisto nazionale che ci consente di accedere a sconti e promozioni. Questo ci consente di essere competitivi ed attenti all'approvvigionamento delle numerose novità immesse nel mercato”.
Attualmente la Reginato F.lli Srl ha circa 50 dipendenti suddivisi tra magazzinieri, autisti, impiegati e venditori, mentre la Arcobaleno Srl, che gestisce i punti vendita omonimi di proprietà, vede impiegati circa 25 commessi sparsi negli 8 negozi (distribuiti nelle province di Treviso e Venezia), per un fatturato complessivo di 25 milioni di euro. Inoltre, l'azienda ha più di 10 agenti Enasarco che coprono il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, una parte della Lombardia e dell'Emilia Romagna, compresa tutta la costa dell'Alto Adriatico, da Ferrara a Trieste. “D'ora in avanti, e per tutta l'estate, comincia il periodo più intenso e complesso di approvvigionamento dei clienti e per questo motivo c'è anche un aumento di personale”.


Dal 2010 la sede è nel nuovo stabilimento a Padernello di Paese, dove in un unico capannone di 12.000 mq riescono a stoccare e preparare oltre 24.000 referenze. L'intero magazzino è automatizzato e non solo il capannone, ma anche i mezzi, i muletti e tutto l'occorrente è di proprietà della famiglia, che ormai è giunta alla terza generazione. Infatti, da qualche anno lavorano in azienda i 5 figli: Anna è responsabile della profumeria e dei negozi, Piergiorgio è il buyer, Francesco si occupa del magazzino e della fatturazione, Alessandro è in amministrazione, Mariapaola cura logistica e personale.
“I nostri principali clienti sono profumerie, tabaccai, ferramenta, piccoli negozi di alimentari come grandi supermercati, che serviamo entro due giorni con mezzi di proprietà e i nostri autisti, isole di Venezia incluse!” – sorride Mariapaola, figlia unica di Paolo. “Un nostro punto di forza, rispetto alla concorrenza, è che anche nei nostri negozi Arcobaleno puntiamo molto sulla professionalità delle commesse, che sono tutte diplomate e formate con consulenti esterni, ad esempio sulle novità del make-up o sulle caratteristiche delle varie fragranze”.


Parlando con padre e figlia si percepisce che lo stile dell'azienda non è l'aggressività, bensì la profonda conoscenza del mercato e la capacità di comprare grossi volumi di merce, sfruttando gli sconti. “Acquistare bene, rappresenta il 50% del nostro lavoro!” - sottolinea il padre, che è stato per 35 anni presidente della Cassa Rurale d'Istrana. “Ci contraddistingue il rapporto umano instaurato con i clienti, fatto di anni di collaborazione, impegno e stima reciproca. In zona eravamo 25 ditte a fare questo mestiere. Siamo rimasti solo noi, forse perché abbiamo saputo rispondere in maniera puntuale ai cambiamenti di questo mercato così complesso, come per esempio la richiesta di prodotti bio degli ultimi anni”.


Fra i progetti futuri c'è quello di incrementare le referenze, allargando all'alimentare a lunga conservazione; inoltre, c'è il desiderio di aumentare l'export (al momento vendono in Albania, Romania, Inghilterra), lavorando sull'e-commerce con un'innovativa piattaforma per gli ordini.
“Bisogna rimanere al passo coi tempi, investire sulle persone e non solo sui magazzini o sulle macchine, cercando di parlare direttamente alla gente, al consumatore finale, facendogli anche testare prodotti nuovi, per capire se possono funzionare o meno. Fondamentale, insomma, è la cura dei rapporti interpersonali a 360°”.

“L'unità familiare come punto di forza e di crescita”
Al centro dell'azienda c'è la famiglia, che già da tre generazioni è sulla cresta dell'onda, sbaragliando la concorrenza con lungimiranza e capacità di investire in un mercato complicato. Ma il vero punto di forza è l'unità familiare: ognuno ha saputo trovare il proprio posto in azienda."

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